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3. Cambiamenti in Fedora per Amministratori di Sistema

3.1. Boot

3.1.1. systemd

Il Fedora Project intende rimpiazzare upstart con systemd in Fedora 15. Fedora 14 include una Anteprima Tecnologica di systemd. Gli utenti interessati e competenti sono incoraggiati a provarlo, usando Rawhide per sperimentare gli ultimi sviluppi e a contribuire riportando ogni problema riscontrato.
systemd per gestire i servizi usa i file nella directory /lib/systemd/system e per le impostazioni di configurazione usa i file in /etc/systemd/system. Alcuni demoni del desktop sono stati modificati per usare i nuovi file di servizio di systemd e un certo numero di programmi sono stati riadattati per tarre vantaggio da questo nuovo sistema. Il resto della migrazione avverrà progressivamente nel tempo. systemd è compatibile con gli script di init dei sistemi legacy SysV.
  • abrtd
  • accountsservice
  • acpid
  • avahi
  • CK
  • dbus
  • NetworkManager
  • ntpd
  • gpm
  • htaspd
  • rtkit
  • udev

3.2. Sicurezza

3.2.1. OpenSCAP

3.2.1.1. Abstract
Fedora 14 introduce supporto a SCAP (Security Content Automation Protocol o Protocollo Automatizzato di Sicurezza per Contenuti). Nella distribuzione sono inclusi una libreria, OpenSCAP che costituisce la piattaforma di sviluppo, vari strumenti di analisi e contenuti OVAL e XCCDF specifici per Fedora 14, utili per la verifica automatica della configurazione del sistema.

3.2.2. Descrizione

OpenSCAP è una piattaforma open-source per sviluppatori SCAP. SCAP delinea una serie di standard di sicurezza così come espressi da NIST (National Institute of Standards and Technology). Il progetto è stato concepito per offrire uno standard operativo per il mantenimento della sicurezza dei sistemi, come per esempio verificare automaticamente la presenza di patch, controllare le impostazioni di sicurezza del sistema e rilevare la presenza di rischi di sicurezza nei sistemi.
La suite SCAP per trasmettere rilevanti informazioni sulla sicurezza, la configurazione e la vulnerabilità, usa uno scambio di dati dai formati multipli e complessi. Nel passato gli strumenti disponibili per investigare ed analizzare questi tipi di dati erano scarsi e difficili da usare. Il progetto OpenSCAP si propone di creare una piattaforma di librerie per migliorare l'accessibilità a SCAP e l'usablità delle informazioni rappresentate.
Gli strumenti basati sulla libreria OpenSCAP, inclusi in Fedora, sono:
  • oscap-scan - Un analizzatore da terminale derivato da OVAL/XCCDF
  • secstate - Uno strumento che tiene traccia del processo di Certificazione ed Accreditazione (C&A) nei sistemi Linux, fornendo un meccanismo per verificare, confermare, e fornire rimedi di sicurezza agli elementi configurati.
  • firstaidkit-plugin-openscap - Un componente di FirstAidKit che permette agli utenti di effettuare, in automatico, delle verifiche di sicurezza di base e di valutare i risultati, in un ambiente grafico o testuale.
Con OpenSCAP, l'utente può scegliere, tra diverse modalità, di effettuare delle scansione automatiche del sistema e verificare se il sistema sia conforme alla configurazione di sicurezza stabilita.

3.2.3. Riferimenti

3.3. Virtualizzazione

3.3.1. Amazon Elastic Computing Cloud

Fedora 14 e le versioni più recenti, continuano ad essere disponibili sul servizio E2C (Elastic Computing Cloud) di Amazon.
Per maggiori informazioni fare riferimento a:

3.3.2. Piattaforma Spice per la virtualizzazione desktop

SPICE o Simple Protocol for Independent Computing Environments (Semplice Protocollo per Ambienti di Elaborazione Indipendenti) è usato nelle comunicazioni client-server e serve a migliorare l'interazione con i guest della virtual machine. SPICE aggiunge un display QXL a QEMU e fornisce i driver necessari sia per X sia per windows.
La piattaforma SPICE per la virtualizzazione desktop, si propone di fornire una soluzione completamente open-source per l'interazione tra desktop virtualizzati.
Per maggiori informazioni fare riferimento a:

3.3.3. Migrazione da Xen a KVM

virt-v2v è uno strumento da terminale che abilita i Wen domU (cioe i guest) a migrare verso KVM. Gli utenti con guest Xen sono invitati a passare a KVM, grazie anche alla sua maggiore facilità d'utilizzo.
Per maggiori informazioni fare riferimento a:

3.3.4. Altri miglioramenti

3.3.4.1. Virtualization Technology Preview Repo
Il Virtualization Preview Repository è stato creato per gli utenti interessati a testare gli ultimi pacchetti relativi alla virtualizzazione, quindi è stato pensato principalmente per supportare la fase di test e le prove sperimentali. Non si raccomanda l'utilizzo in ambienti di produzione.
Per maggiori informazioni fare riferimento a:
3.3.4.2. Supporto Xen nel kernel
Il kernel in Fedora 14 supporta l'avvio di guest domU, ma non sarà in grado di funzionare come dom0 fino a quando non ne verrà fornito il supporto necessario in upstream.
La versione più recente di Fedora che supporta dom0 è Fedora 8.
L'avvio di un guest domU di Xen su un host di Fedora 14, necessita di xenner, basato su KVM. Xenner esegue il kernel guest insieme ad un piccolo emulatore Xen, come guest KVM.
Per maggiori informazioni fare riferimento a:

3.4. Web server

3.4.1. Varnish

Varnish è stato aggiornato alla versione 2.1.3. I progressi riguardano una migliore scalabilità ed una nuova funzione di log.
Per i principali cambiamenti, leggere Varnish-2.1.3 Release, sul sito.

3.4.2. Apache

httpd è stato aggiornato alla versione 2.2.16. Questa versione include risoluzioni nei mod e di sicurezza, e modifiche a core:
  • Le funzioni filter dell'handler init ora vengono fatte eseguire strettamente su una richiesta per volta, prima dell'invocazione dell'handler. Le funzioni init non eseguono più come connection filter.
Per maggiori informazioni, fare riferimento ai CHANGES 2.2 su sito di Apache.

3.5. Strumenti di configurazione server

3.5.1. ipmiutil

ipmiutil eseguendo tutta una serie di funzioni tipiche dei server IPMI, riduce il tempo di apprendimento richiesto per la sua gestione e semplifica anche il lavoro agli amministratori. Infatti è in grado di ottenere dati FRU (Field Replaceable Unit), log SEL (System Event Log), sensor value, watchdog, controllo di carico, condizioni di funzionamento, monitorare, ed è fornito di una console seriale su LAN (SOL console). Può impostare livelli sui sensori (sensor threshold), FRU disponibili, e supporta il salvataggio/ripristino di complete configurazioni IPMI. Il pacchetto ipmiutil presenta molte facilitazioni nel suo utilizzo: la configurazione della LAN IPMI richiede un semplice comando, ed il soft-reboot (invece di un hard-reboot) è un'operazione facilmente supportata. E' in grado di usare vari driver IPMI esistenti, o eseguire in modalità driverless, utile per testare ambienti o per avviare supporti. La decodifica degli eventi IPMI è molto precisa, ed per quegli eventi non riconosciuti vengono restituiti dati, e non sempicemente l'ambiguo Uknown. Per un confronto con altri pacchetti IPMI open-source, vedere A Comparison of common IPMI Software open-source projects.

3.6. Sistemi grafici X

3.6.1. vbetool non è installato per default

In seguito a problemi con vbetool, questo pacchetto è stato rimosso dalla installazione predefinita di Fedora. Qusta variazione potrebbe incidere sulle operazioni di sopensione e ripristino di alcuni computer. In particolare questi problemi interessano gli utenti con schede VGA poco comuni, e in alcun modo gli utenti con schede nVIDIA, ATI o INTEL.

3.6.2. Comportamento del mouse

La recente versione di evdev, la versione 2.5, modifica il comportamento predefinito di emulazione del pulsante centrale del mouse. Questa variazione disabilita infatti l'emulazione del bottone centrale tramite la pressione contemporanea dei pusanti laterali.
3.6.2.1. Abilitare l'emulazione del pulsante centrale del mouse
Per abilitare l'emulazione del pulsante centrale del mouse, aggiungere al file xorg.cong il seguente codice:
        Section "InputClass"
	  Identifier "middle button emulation class"
	  MatchIsPointer "on"
	  Option "Emulate3Buttons" "on"
	EndSection